Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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lunedì 31 gennaio 2011

immaginando

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(...)
Ma la mia occupazione preferita consisteva nell'immaginare e ripetermi continuamente un'intera giornata a casa, senza lacune, se possibile dal mattino fino alla sera e di farlo limitandomi comunque a fatti modesti. Perché mi sarebbe costata troppa fatica immaginare una giornata eccezionale, magari addirittura la giornata ideale - e così immaginavo semplicemente una giornata brutta, la sveglia al mattino presto, la scuola, l'imbarazzo, il pranzo cattivo, e qui nel campo di concentramento realizzavo tutte le innumerevoli opportunità che non avevo saputo cogliere, che avevo rifiutato o magari nemmeno notato, e le realizzavo, oserei dire, il più compiutamente possibile. Ne avevo gia sentito parlare e adesso potevo testimoniarlo io stesso: davvero, neppure i muri  opprimenti di una prigione possono frenare il volo dell'immaginazione. Il problema era soltanto questo: se mi spingevo fino a dimenticare persino le mani, allora la realtà ben presto tornava a imporsi con grande vigore e determinazione perché, malgrado tutto, qui continuava a esistere.






["Essere senza destino" Imre Kertész ]

altri frammenti QUI






















foto dal web





lunedì 24 gennaio 2011

Onde

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Onde.
che vanno e tornano.
Ogni volta diverse.
ogni volta uguali.
un ricordo stemperato.
una visione accesa.
passi di legno.
un sospiro controllato.
un singhiozzo sfuggito.
le labbra si incurvano in un sorriso e seguono i miei passi.
In fondo, continuo a sfuggire risposte.
Che domando a fare?
Mi riempio i polmoni  di mondo.
E vado.*



Aria

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* No, non vado da nessuna parte, giuro. Era per dire :)


nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

... .. . ..

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