Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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sabato 5 novembre 2011

lento incanto

.
.

.

.
Dì, come mi spiegherai
la gioia di questa sera,
se non sappiamo perché
fu, né come, né di cosa
è stata,
se è pura gioia di nulla?

Così distaccatamente
come io ti stavo e mi stavi
guardando, più che guardarti,
i miei sguardi ti sognavano,
e mi sognavano i tuoi.

Vagavano senza meta,
né goffaggine, carezze!
Lunghi piaceri avviati,
carezze non terminate,
come non sapendo ancora
in quale punto dei corpi
finisce l’accarezzare,
e avremmo preso a cercarlo,
in lento incanto, senza ansia.
Le mani, quel che facevano
in noi non era toccare,
quanto uno scoprire; il tatto
inventava i nostri corpi,
là in piena luce, così
chiari come in piena tenebra,
dove esso soltanto può
vedere i corpi,
con le palme appassionate.
Di questi nulla si è andata
costruendo, indistruttibile,
la nostra gioia, l’amore,
quella sera.
So per questo che sebbene
non fosse nulla, stanotte,
tu poggi come una guancia
su quel biancore di piume
- cuscino che è stato ali -,
il tuo essere, il tuo ricordo,
tutto, e tutto ti riposa,
su una sera di noi,
e che è nulla, nulla, nulla.






(“Dì, come mi spiegherai “ RAGIONI D’AMORE - Pedro Salinas )
versione integrale e originale su Ladri di Bellezza


immagine: Pablo Picasso, "The Lovers (Picasso e Fernande) 1904




10 commenti:

  1. non la conoscevo , mi piace ;)) Nichi

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  2. ero in attesa di un tuo post... questo testo è bellissimo, mi piace in particolare questa parte "il tatto inventava i nostri corpi, là in piena luce, così chiari come in piena tenebra, dove esso soltanto può vedere i corpi,
    con le palme appassionate"
    descrive in un modo poetico e sensuale un momento di incontro che difficilmente si riesce a rendere a parole... molto molto bello!
    grazie per avermelo fatto scoprire
    buona domenica

    RispondiElimina
  3. ah si ricordo, quella sera -:)))

    RispondiElimina
  4. :-) Salinas ce l'hai nel sangue eh...
    un abbraccio forte mia cara amica.
    A presto.

    RispondiElimina
  5. il tatto è il senso più bello.

    RispondiElimina
  6. "Y tengo que creer,
    aunque palpitas en lo màs cercano
    - sòlo porque tu cuerpo no se ve -
    en la vaga ficciòn de estar yo solo"

    nell'unico modo in cui è possibile spiegare, senza parole ... senza darsi spiegazione ...

    forse rischio di banalizzare i versi che hai riportato, ma mi viene in mente quella persona a cui si chiede cosa piace del/la compagno/a e perchè: e la risposta, quando c'è, rischia di essere quasi ripetitiva, comune a quella che potrebbero dare altri per le proprie esperienze ... ma che trova una "razon" non detta in tutti quegli spasimi distinti, che tutti insieme, infiniti, formano un unico insieme indistinto di due amanti che diventano, abbracciandosi, una persona

    ciao :)

    RispondiElimina
  7. le ore passano come le parole che non si lasciano scritte, nel silenzio del ricordo di un mare d'infinita bellezza

    RispondiElimina
  8. lascio un sorriso...prima o poi riuscirò anche a scrivere :)
    a presto

    RispondiElimina
  9. La tua assenza Aria, logora approdi di mari tempestosi in cerca di sereno cui non vedo orizzonte: aspetterò il tuo sorriso arrivare, aspetterò guardando fin oltre dove lo sguardo può arrivare. Aspetterò.
    Maurizio

    RispondiElimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

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Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

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