la ragione di un desiderio
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[ricordo]
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Ti guardo.
Scruto il tuo corpo l e n t a m e n t e. Con distacco.
Frugo nella trama della tua pelle.
Cerco t r a s p a r e n z a
per guardare dentro e trovarvi la ragione del mio desiderio
come un bambino che smonta la sveglia per sapere cos’è il tempo.
Mi soffermo sui dettagli.
Ti ispeziono con attenzione clinica.
Forse il il mio desiderio è imprigionato lì, nelle cicatrici disseminate sul petto
Orme gonfie di tempi --- attese ---- esplosioni d’ira
Osservo la pelle del viso, vicino l’attaccatura dei capelli, conto le minuscole scaglie opalescenti, stanche di aderire ad un tessuto minato da un’eziologia ancora sconosciuta. Macchie rosse, infiammate, è lì
È lì che si nasaconde il mio desiderio?
Rovisto lungo le linee delle labbra e del naso e in ogni singolo pelo stretto dentro il suo follicolo. E’ costretto lì, in ogni poro, il mio desiderio?
Analizzo gli occhi. Vorrei stabilirne il colore: acqua-ferro-cielo-sabbia-argento-limo-
Ma no. Non è nel colore che voglio entrare, voglio affacciarmi dentro il tuo sguardo, vedere se è dentro i tuoi occhi la causa del mio desiderio.
Ma poi ti muovi. E il mio desiderio è qui. Sei tu. Interamente tu.
Esamino il ricordo
Come un insetto raro e molesto
Per trovare la ragione della mia nostalgia.
Ma poi mi muovo. E la mia nostalgia è qui.
Sono io.